Il metodo del Cavaliere pazzo

berlusconi_pazzoHo deciso, per una volta, di venir meno alle mie abitudini e anche alle mie regole professionali. Sono un giornalista che prima di scrivere cerca di documentarsi. E caratterialmente sono un tipo abbastanza preciso, che detesta le approssimazioni. Il problema, ora, è che vorrei dire qualcosa delle ultime uscite di Silvio Berlusconi, di cui, però, direttamente non ho né letto né ascoltato proprio nulla. Né intendo farlo. A scanso di equivoci, lo ammetto subito: sono impreparato.

So che Bruno Vespa gli ha dedicato uno speciale di “Porta a Porta”. Ma quel programma, per me, è simile a un contenitore dei rifiuti. Quel che vi entra, lo considero uno scarto. So che ha pubblicato un’intervista per il Financial Times: ottimo giornale, che offre un sacco di notizie e analisi interessanti. Ma non è il caso delle “esclusive” dichiarazioni di Berlusconi: inutile fumo negli occhi.

Per una volta sto agendo d’istinto, me ne rendo conto. Ma negli ultimi due giorni mi sono sentito oppresso e provocato da un continuo flusso di messaggi che mi arrivavano soprattutto via Twitter: opinion leader, molto seri e intelligenti, che riportavano e poi discutevano con notevole impegno analitico le confuse piroette del nostro Silvio.

Attacca Mario Monti? Ci si allea? Lo candida alla guida di un ricompattato fronte moderato? Lo denuncia come cavallo di Troia delle mire coloniali della teutonica “culona”? Si ritaglia il ruolo di Le Pen italiano? Porta l’Italia in Europa, alle isole Cayman o alla deriva?

C’è chi si è sforzato di razionalizzare: Berlusconi è in declino, in difficoltà. Sta cercando a tentoni una strada che gli consenta di restare in gioco. C’è chi, più sprezzantemente, ha invocato l’anagrafe: Berlusconi è vecchio, e ormai un po’ andato. La sua confusione, più che tattica, è degenerativa: la cavalcata di un “Cavaliere pazzo”.

C’è del metodo in questa follia

Io, di mio, vorrei dire un’altra cosa, più semplice. Berlusconi è quello di sempre. Ovvero:

a) è un personaggio che non ha niente da dare. Dunque, per niente affascinante.

b) è un personaggio che, oltre a non dare, mira a togliere. Dunque, socialmente pericoloso.

Detto questo, detto tutto. Non c’è nessuna differenza tra il Berlusconi del 2012 e quello del 1994. E nella sua apparente “pazzia”, c’è il solito metodo: quello eterno del potere.

Chi fatica a capirlo, potrebbe leggersi “Le 48 leggi del potere”, di Robert Greene – un libro geniale. Basta sfogliare l’indice.

Legge 3: Mascherate le vostre intenzioni.

“Lasciate gli altri all’oscuro, celando sempre lo scopo delle vostre azioni. (…) Occorre condurre l’avversario verso la strada sbagliata, avvolgerlo in una densa nube di fumo che mascheri le vostre manovre e, nel momento in cui se ne accorgerà, sarà troppo tardi.”

Legge 6: Attirate l’attenzione a qualunque costo.

“Tutto si giudica dall’apparenza; ciò che non si vede non conta. Non bisogna confondersi tra la folla o finire nell’oblio, ma rendersi visibili, a qualunque costo. Calamitate l’attenzione dominando la massa mediocre e manifestando un aspetto tra il brillante e il misterioso.”

Legge 8: Fate sì che gli altri vengano a voi, usando un’esca se necessario.

“Quando forzate le altre persone ad agire, siete voi ad avere il controllo. E’ sempre meglio far venire a voi l’avversario inducendolo ad abbandonare i suoi piani strada facendo. Adescatelo con promesse allettanti, quindi attaccatelo. Siete voi a possedere le carte e a condurre il gioco.”

Legge 17: Tenete gli altri nell’incertezza: Createvi una fama di imprevedibilità.

“Gli esseri umani sono creature abitudinarie con un insaziabile bisogno di avere familiarità con le azioni degli altri. La vostra prevedibilità dà loro un senso di controllo. Rovesciate la situazione: siate volutamente imprevedibili. Un comportamento apparentemente senza coerenza né scopo li sconcerterà e si esauriranno nel tentativo di comprendere le vostre mosse. Portata all’estremo, questa strategia intimorisce e terrorizza.”

Legge 20: Non prendete posizione.

“E’ folle colui che si affretta a prendere posizione. Non compromettetevi con alcuna fazione o con alcuna causa, ma state solo dalla vostra parte. Mantenendo la vostra indipendenza, diventate padroni degli altri: mettendo gli uni contro gli altri, tutti vi ricercheranno.”

Legge 29: Pianificate tutto dall’inizio alla fine.

“Il risultato è tutto. Pianificate tutto per realizzarlo, prendendo in considerazione tutte le conseguenze, tutti gli ostacoli, tutti i giochi del destino (…). Guidate abilmente la fortuna e contribuite a determinare il futuro, pensando a tutto con anticipo.”

Legge 48: Spogliatevi di qualunque forma.

“Assumendo una forma, rendendo visibile il vostro piano, vi esponete agli attacchi esterni. Anziché darvi una fisionomia che permetta al vostro nemico di afferrarvi, mantenetevi flessibili e in movimento. Accettate il fatto che nulla è certo e nessuna legge è immutabile. Il miglior modo di proteggersi è essere fluidi e privi di una forma propria come l’acqua; non scommettete mai sulla stabilità o su un ordine duraturo. Tutto cambia.”

Suona familiare? Certo. E’ lui, sputato, il nostro “Cavaliere pazzo” ma metodico: Silvio Berlusconi.

2 commenti su “Il metodo del Cavaliere pazzo

  1. Fab ha detto:

    Carissimo Dott. Bertoncello,

    finalmente si rifiuta di analizzare i perchè e i per come del Buffone di Arcore!!

    Nei punti a e b ha magnificamente sintetizzato lo squallore cosmico del personaggio!!

    Una solo nota finale: lei dice che c’è del metodo nella sua pazzia e menziona a questo fine alcuni pilastri diabolici del potere descritti da Robert Green nel suo libro, a me invece semplicemente è sempre sembrato il classico italiano ( nella peggiore accezione ) “Chiagne e Fotte” all’ennesima potenza e Montanelli gli fece per primo un ritratto del genere!!

    “Chiagne e fotte, dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni di seguito”.

    http://www.repubblica.it/online/politica/satiquattro/montanelli/montanelli.html

    Il vecchio caro Montanelli sbagliò solo i tempi: non 5 anni a fare chiagni e fotti ma quasi 20 anni!!

    Cordiali saluti.

    Fab

    PS

    Ricordo comunque di aver scritto su questo suo Blog un post sull’argomento ( chiagni e fotti dell’italiano medio e del Buffone di Arcore ) ma non ricordo dove e quando!!

  2. Fab ha detto:

    Offtopic ma vale la pena segnalarlo, ultimo capolavoro di Robert Greene:

    http://www.businessinsider.com/robert-greenes-mastery-2012-11

    Cordiali saluti.

    Fab

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