C’è in giro, sui media, una gran voglia che l’austerity funzioni e i “sacrifici” portino frutto. E un gran bisogno di raccontare, e di raccontarci, qualcosa di consolatorio.
Così, la settimana scorsa, non c’è stato giornale che non abbia celebrato la discesa dello spread sotto la soglia dei 300 punti. Come se ci fosse, in quel numero peraltro subito risalito verso quota 350, un tocco di magia e di benaugurante presagio. E come se, con poca inflazione e un Pil in picchiata Continua a leggere