Il pastore e il lupo

mons_NegriIl vescovo ciellino di San Marino-Montefeltro, Mons. Luigi Negri (nella foto), ha rilasciato un’intervista al settimanale ciellino Tempi  in cui bolla come atto di “prepotenza” l’ultima inchiesta della Procura di Milano a carico di Berlusconi.

Il caso Ruby – sostiene – sarebbe un’iniziativa che conferma come l’Italia sia ormai vittima dello strapotere di una magistratura che “fissa le regole senza avere alcun punto di riferimento o argine nell’apparato statale.” Tant’è che, prima ancora del processo, “sembra che abbia scritto la sentenza di colpevolezza.”

Da cosa Sua Eccellenza tragga queste gravi e perentorie conclusioni non è dato sapere. Continua a leggere

Disunità d’Italia

d'azeglioIl Consiglio dei ministri ha dunque deciso che il 17 marzo, 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sarà festa nazionale. Ma si è spaccato a causa del voto contrario dei ministri della Lega – partito di governo ma anti-stato, per uno di quei paradossi in cui brilliamo nel nostro scombinato paese.

La motivazione ufficiale del rifiuto leghista l’ha data il dentista ideologo Roberto Calderoli, il quale ha censurato come “pura follia” la proclamazione di un giorno di festa “in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale, e in più in un momento di crisi economica internazionale.” Continua a leggere

Il vero moralismo dei sostenitori del falso

ferraraI critici di Berlusconi, che ne chiedono le dimissioni, sarebbero dunque dei moralisti. Sepolcri imbiancati intenti a rivolgere contro gli altri un rigorismo etico che si guardano bene dall’applicare a sé stessi. Guardoni frustrati capaci solo di spiare nella privacy altrui.

Contro questi immorali moralisti si tratterebbe di innalzare i vessilli liberali dell’evoluta civiltà di cui sono portatori i Ferrara e gli Sgarbi, gli opinionisti a cui Berlusconi ha demandato il compito di perfezionare, dal prime time di Rai Uno, l’educazione civile degli italiani.

“In mutande ma vivi” – questa è la missione politica che ci viene vigorosamente proposta, il futuro che come nazione siamo chiamati a costruire. Continua a leggere

Il ministro della Guerra

larussaNorberto Bobbio, in un saggio sul fascismo, ne definiva l’ideologia come antitesi della democrazia, pura violenza e negatività, “azione senza pensiero”. Sono parole che tornano alla mente guardando il video dello scambio intercorso tra il ministro La Russa e l’inviato di Annozero, Corrado Formigli, all’incontro degli “smutandati” di Giuliano Ferrara al teatro Dal Verme di Milano.

A una domanda, che gli viene rivolta in modo civile, pacato e sulla base di un chiaro interesse pubblico, il ministro ribatte prima con una gratuita e offensiva allusione alla “sorella” di Formigli e poi con un forsennato pestaggio dei piedi dell’inviato. Continua a leggere