La borsa vuota del dottor Bossi

bossiPer un decennio fedele alleata di Berlusconi alla guida dell’Italia, la Lega Nord, a differenza del Pdl, non ha avuto il minimo tentennamento nel respingere l’appello del presidente Napolitano. Il suo sostegno al governo di salvezza nazionale, che Mario Monti si accinge a formare, non ci sarà. La Lega, sempre virile e celodurista, non parteciperà a degeneri “ammucchiate”.

Che farà, dunque? Si ritira nelle sue valli e nei suoi bar, incurante di tutto se non della propria pura alterità rispetto alla deboscia che invade la Capitale? Neanche per idea. La Lega non ci abbandona. Continua a leggere

A difesa della Costituzione

difesa_costituzioneLa Costituzione ci unisce ma Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, da quasi un ventennio, governano per dividerci. Gli italiani, per loro, non esistono. Esistono forzaitalioti o comunisti, padani o romani, furbi o fessi.

Il metodo sotteso al loro modo di operare è quello di ogni regime antidemocratico: divide et impera.

A forza di lacerazioni, è ora minacciato di rottura anche il nocciolo duro dell’articolo 1 della Costituzione, che al secondo comma afferma: La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Berlusconi e Bossi disprezzano le forme e sono insofferenti dei limiti. La sovranità che intendono esercitare, in rappresentanza di un popolo ridotto a una massa in stato di minorità, è assoluta. Continua a leggere

Paternità reali e immaginarie

bossi_umberto_renzoLa Lega Nord celebra a Venezia la quindicesima “festa dei popoli padani”, aperta dal rito dell’ampolla d’acqua del Po, trasportata dal Monviso per tracciare sacralmente i confini di una nuova patria.

Anno dopo anno, si va chiarendo l’immane eredità storica che, quando il dio Po vorrà, ci sarà lasciata da Umberto Bossi, padre di un’immaginaria nazione padana – e di Renzo, detto “il Trota”.