Secondo i sondaggi, Angelino Alfano è tra i ministri più popolari del governo.
In un paese in cui l’amministrazione della giustizia è sull’orlo della bancarotta, il successo di Alfano risulta paradossale. Piace, evidentemente, la ghigna con cui sta lottando contro i giudici – rappresentati come l’ultimo ostacolo da rimuovere per venire a capo dei problemi.
Tra le montanti frustrazioni della gente e le soluzioni finali perseguite da un onnivoro potere politico, insofferente di ogni limite, il cerchio si chiude in un desolante consenso teso a sfasciare quel poco che c’è.