Se Berlusconi sapeva dell’età di Ruby e ha fatto sesso con lei, lo stabiliranno i giudici. Un aspetto, però, depone contro di lui. E cioè il fatto che, già da quando era imprenditore, intratteneva e insegnava ai suoi dipendenti a intrattenere relazioni mercenarie con “minori”, basate dunque sull’abuso della loro ingenua buona fede.
La gente – diceva Silvio ai pubblicitari di Publitalia – è fatta di “undicenni neanche tanto svegli”, dei quali si può dunque facilmente approfittare. A tale principio, che lo aveva reso ricco da imprenditore, si è poi tenacemente attenuto nel corso di 17 anni di carriera politica.
Ridurre gli elettori in una condizione di minorità, privarli di informazioni affidabili e di strumenti di autonomo giudizio, imbonirli con una propaganda suadente e falsa in modo da ricavarne enormi vantaggi personali è stato il suo vero programma politico – il continuo, scandaloso abuso perpetrato ai danni degli italiani, trattati non come una collettività di cittadini ma come un branco di minus habens.