Schaeuble, sudoku ed euro-crisi

schaeuble-sudoku3Sono contento di poter concludere l’anno con una buona notizia. Arriva dalla Germania, dall’autorevolissima voce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. In un’intervista a Bild, il più popolare quotidiano tedesco nonché il più venduto giornale d’Europa, Schaeuble ha parlato della crisi dell’euro, dichiarando quello che tutti avremmo voluto sentire: “Ich glaube, wir haben das Schlimmste hinter uns”. Ovvero, “Penso che il peggio sia alle nostre spalle”. Era ora.

Il ministro, in poche ma incisive parole, ha anche spiegato il perché. In primo luogo, è il metodo adottato dai nostri leader europei che funziona: “andiamo avanti passo dopo passo. In secondo luogo, in questa sequenza di passi, ne è stato finalmente compiuto uno davvero importante: “Paesi come la Grecia hanno capito che la crisi si può superare solo con dure riforme.”

Insomma, c’è in Europa una ritrovata sintonia, un’amorevole disposizione verso le politiche di austerity, un camminare fraterno – passo dopo passo – verso la soluzione dei nostri problemi.

“Spero che i progressi continuino”, ha concluso Schaeuble. E io, in questa vigilia di Capodanno, lo spero vivamente con lui.

Purtroppo, assieme alla buona notizia, ce n’è anche una cattiva. Schaeuble – ho scoperto – è uno sfegatato giocatore di sudoku. Lo gioca, come riferisce Reuters, alle riunioni dei ministri europei, ed è stato “pizzicato” a giocarlo anche durante una seduta del parlamento tedesco dedicata proprio al “salvataggio” della Grecia, lo scorso febbraio.

Ecco la foto:

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Dove sta il problema? Cercherò di spiegarlo.

Il sudoku è molto popolare, ma per quei pochi che non lo conoscono dirò che si tratta di un gioco di logica in cui le cifre da 1 a 9 vanno sistemate in una griglia 9×9 di 81 celle, suddivisa a sua volta in 9 sottogriglie o “regioni” 3×3, ossia di 9 celle ciascuna.

In partenza, almeno venti delle 81 celle contengono già una cifra. Lo scopo del gioco è riempire tutte le celle in modo che ogni riga, colonna e “regione” contenga tutte le cifre da 1 a 9, ossia tutte le cifre possibili senza ripetizioni.

Che tipo di logica richiede, il sudoku? E, più in generale, che razza di gioco è? Ognuno, ovviamente, ha i suoi gusti e le sue opinioni. Io, qui, dirò la mia. Quando il sudoku, importato dal Giappone, diventò popolare in Europa verso il 2005, cominciai a giocarlo un po’ anch’io. Mi stufai quasi subito. Non perché non ce la facessi. Ma, al contrario, perché completavo la mia griglia di 81 celle senza provarne, dopo un po’, alcuna soddisfazione.

Nel sudoku si procede passo dopo passo, operando con logica combinatoria. Si va avanti in modo seriale e in definitiva scontato. La realtà con cui si ha a che fare, sempre quella è: un insieme di 9 cifre, da allineare una alla volta, evitando gli errori. Le sorprese sono escluse. La creatività e l’ingegno, pure. Dove può mai stare la bellezza, in questo gioco?

Dovessi proprio fare un confronto, che di sicuro scandalizzerà più di qualcuno, direi che giocare a sudoku mi ha dato sensazioni paragonabili a quelle provate ascoltando musica dodecafonica: un’iniziale curiosità e poi la noia infinita. Solo che, nel caso del sudoku, è molto peggio. Il serialismo, anziché riguardare 12 note – che, anche se mal composte e ricomposte, qualche impressione piacevole la possono sempre lasciare – si limita a 9 aride cifre.

Schaeuble, invece, si appassiona. Risolvere il sudoku – ho l’impressione – è per lui come risolvere la crisi dell’euro con le politiche di austerity. Il procedere meccanico, all’interno di una griglia semplice ripetitiva e immutabile – “passo dopo passo” – lo stimola, lo infuria, a volte lo deprime ma poi subito lo esalta. Eccone degli esempi:

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Qualcuno ancora si chiederà: vabbè, ma anche se Schaeuble è un patito di sudoku, dove sta la cattiva notizia, che avevo preannunciato all’inizio?

La cattiva notizia è che, mentre pensavo a Schaeuble, al sudoku e all’euro-crisi, mi è stato all’improvviso chiaro che sudoku e crisi dell’euro sono tra loro troppo diversi per essere affrontati con la stessa logica e lo stesso metodo, “passo dopo passo”. Nel caso della crisi dell’euro, non basta allineare delle cifre all’interno di una griglia prestabilita. Non bastano i pareggi di bilancio. Non basta l’austerity.

Mi è venuto allora un agghiacciante sospetto. Vuoi vedere che questo Schaeuble non ne capisce poi molto e si sbaglia? Vuoi vedere che non è vero che “il peggio è alle nostre spalle”?

Ho fatto una rapida ricerca. Volevo dei grafici che illustrassero dei dati. Volevo vedere. E, grazie all’ottimo blog Early Warning, ho trovato questo:

La disoccupazione in Europa e nella zona dell’euro? Si sta impennando:

disoccupazione-EZ-dic12

Le vendite al dettaglio in Europa e nella zona dell’euro? Si stanno inabissando:

vendite-dettaglio-EU-dec12

La produzione industriale in Europa e nella zona dell’euro? Crollata tra il 2008 e il 2009 e un po’ ripresasi nel 2010, sta di nuovo peggiorando:

produzione-industriale-EU-dic12

Il Pil nella zona euro? Grazie al blog Dareconomics, ho visto che pure quello, da quando impazza l’austerity, non fa che peggiorare:

eurozone-gdp-dic12

Ma, allora, che cavolo dice, questo Schaeuble? Se non sa quel che dice, o magari ci prende in giro su questioni così importanti, si dedichi ai suoi sudoku, allinei i suoi numeretti da 1 a 9, ma per favore la smetta di occuparsi dell’economia europea e delle nostre vite. Stretti nella griglia dell’austerity, come cifre senza valore, stiamo soffocando.

P.S.: corro a cenare e a stappare lo spumante, con famiglia e amici. Anche se là fuori le cose vanno male, nulla ci impedisce di continuare a credere in noi stessi e nella nostra capacità di modificare in meglio quello che non va. Ai lettori di Sir Popper e i pupari il mio più caro augurio di un sereno 2013.

10 commenti su “Schaeuble, sudoku ed euro-crisi

  1. Fab ha detto:

    Bellissimo articolo!!!! Uno dei migliori!! Congratulazioni!!

    Auguri di sereno e felice anno nuovo anche a lei e famiglia!!

    Fab

    a proposito di creatività e credere in noi stessi per realizzare più prosperità da tutti i punti di vista, di seguito un link molto interessante:

    http://www.butler-bowdon.com/prosperity-principles

  2. Fab ha detto:

    Grazie, molto gentile!!

    Le segnalo un interessante testo che mi è stato segnalato di recente:

    Italia, è tempo di ripartire [Brossura]
    Lino Mastromarino (Autore)

  3. Fab ha detto:

    Visto che le è piaciuto il link sui principi della prosperità, questo le piacerà ancora di più!!

    http://www.virtue.info/home.php

    Cordiali saluti.

    Fab

    PS fatto davvero bene!!

  4. Fab ha detto:

    Dimenticavo!!

    Complimenti per la nuova veste grafica!!

    Davvero bella!!

    Cordiali saluti.

    Fab

  5. Fab ha detto:

    Dimenticavo!!

    http://www.abundancethebook.com/

    ( può scaricare il 1 capitolo for free)

    Reviews:

    “Abundance provides proof that the proper combination of technology, people and capital can meet any grand challenge.”

    – Sir Richard Branson, Chairman of the Virgin Group

    Cordiali saluti.

    Fab

  6. Fab ha detto:

    Per carità, faccia pure quello che vuole!! Tolga pure direttamente tutta la recensione di AH!!

    Non è che l’ho messa perchè sono un suo fan!!

    Al posto di A.H. se vuole può mettere ques’altra recensione:

    “Diamandis and Kotler do a masterful job of explaining why we are at the start of a new era of radically increasing standards of living throughout the world. Abundance is essential reading for

    anyone looking for a better tomorrow.”

    – Elon Musk, CEO, SpaceX, CEO, Tesla Motors, Cofounder, PayPal

    oppure:

    “…a godsend for those who suffer from Armageddon fatigue!”

    – The Economist Magazine

    Cordiali saluti.

    Fab

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