Ho una modesta proposta da fare ai miei concittadini. Quando Berlusconi ci invita al bunga bunga, per favore smettiamola di ridere e applaudirlo. Invece, fischiamolo. Così forse ci ripensa e la pianta.
La verità è che non c’è niente da ridere. E più lui insiste con le sue sfacciate mistificazioni, più c’è invece da arrabbiarsi e reagire con decisione.
L’altro giorno, mentre a Palazzo Chigi premiava 22 studenti universitari selezionati da un’iniziativa del ministero della Gioventù in base al “merito prima di tutto”, congratulandosi con due studentesse ha detto loro: “Siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga.” Continua a leggere