Divorzio dalla realtà

berlusconi_finiE così Berlusconi ha consumato un altro divorzio.

Dopo quelli con due mogli, dopo quello con Casini, ora ha rotto anche con Fini. Gli resta a fianco, per il momento, solo quell’imprevedibile mattoide di Bossi, che nel 1994 fu il primo a lasciarlo dandogli per anni del mafioso, e la cui massima ambizione è comunque di piantare in asso l’Italia per consacrarsi al dio Po.

Nella vicenda di B. si stanno dispiegando gli effetti di quel complesso di superiorità che, per sua stessa ammissione, lo affligge e che prima o poi lo spingerà anche all’estremo divorzio, quello dalla realtà.


Autoritari del G8, unitevi!

berlusconi_medvedev_putinI media riportano con enfasi le dichiarazioni fatte a Milano dal presidente russo Medvedev, che avrebbe definito Silvio Berlusconi “il leader più autorevole del G8”.

La frase, a un orecchio occidentale, risulta stonata. Autorevole Berlusconi, di cui in sede internazionale si ricordano corna, gaffe, barzellette di dubbio gusto e poco altro?

Dmitrij Medvedev, però, è russo e questo suggerisce l’ipotesi Continua a leggere

Statista in proprio

berlusconi_statistaSilvio Berlusconi è stato premiato dalla provincia di Milano per le sue qualità di statista.

Che il nostro premier sia un governante senza eguali, non si discute. Lascia invece perplessi la motivazione, che recita:

“E’ statista di rara capacità, conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che compongono una società solidale fondata sull’amore, la tolleranza e il rispetto per la vita».

La prosa, pomposa, trascura la conquista più importante, e cioè il fatto che nessuno come Berlusconi ha saputo ridare chiarezza di significato alla parola “stato”, liberandola dagli usi ambigui della vecchia politica. “Stato” indica finalmente un participio passato, niente di più.


Ossessione 1816

tessera_P2Come tante grane del passato, anche questa storia della P3 sarebbe l’ennesimo complotto della sinistra e dei suoi giornali per far cadere il governo.

Silvio Berlusconi – lo ammette lui stesso – fa affidamento sulla scarsa memoria degli italiani per le vicende pubbliche, seguite distrattamente come se riguardassero una collettività di alieni.

Per chi ricorda, però, c’è un problema nel problema.  Berlusconi parla così spesso di complotti altrui da dare l’impressione di non pensare ad altro. L’ossessione gli dev’essere rimasta dai tempi giovanili, quando si formava alla vita politica in quella palestra di virtuosi che fu la P2 (tessera 1816).


Ansie rivoluzionarie

Berlusconi denuncia il montare di un “clima giacobino” nel paese.  Dunque, ci risiamo. I grandi sovvertimenti sono nel Dna degli italiani, un popolo perennemente agitato da ansie rivoluzionarie. Tanto da trovarsi spesso nell’affannato bisogno di prendere la prima Bastiglia a portata di mano.

 

Riciclaggio

silvio-berlusconi-croceSempre più spesso, Berlusconi usa per i suoi scopi di potere simboli e linguaggio della tradizione cattolica.

Se lo può fare è perché quella cattolica è una visione del mondo che in molti italiani è andata in pezzi. Un materiale di scarto che si presta a essere riciclato.